Nella metà delle provincie italiane, provincia più provincia meno, c’è l’obbligo di circolazione con le gomme invernali per buona parte dell’anno. E’ necessario, quindi, stabilire un momento sia normativo che pratico per tornare alle gomme estive e togliere quelle invernali. Chiaramente chi monta le cosiddette gomme quattro stagioni può facilmente saltare il resto di questo articolo perché non ha problemi di sorta. Per gli altri l’obbligo è duplice. Da una parte c’è la norma che obbliga gli automobilisti a tornare alle gomme estive e dall’altro c’è l’efficienza di circolazione dell’automobile.

La multa per il mancato cambio

Per quanto riguarda l’aspetto normativo è molto semplice. L’obbligo di circolazione con le gomme invernali è sancito dal quattordici ottobre al quindici maggio. Formalmente il limite si esaurisce un mese prima, il quindici aprile, ma si applica una tolleranza di un mese per dare il tempo a tutti gli automobilisti di rientrare nelle regole. Dopo la data del quindici maggio chi dovesse essere trovato a circolare con gomme non idonee può essere punito con unamulta che va da 419 euro a 1.682 euro. Un salasso assolutamente da evitare. Oltre alla multa ci sarebbe il ritiro della carta di circolazione e l’invio in revisione del veicolo.

La multa, però, scatta solo per chi viaggia con pneumatici con codici di velocità inferiori a quelli previsti dal libretto di circolazione. Chi viaggia con pneumatici invernali ma con codici di velocità superiori a quelli previsti nel libretto di circolazione non va incontro a nessun tipo di sanzione.

I vantaggi delle gomme estive

Cambiare le gomme estive, però, ha soprattutto una motivazione di tipo economico legato alla resa dei pneumatici e dell’auto. I pneumatici invernali si usurano con grande velocità se usati fuori stagione e questo porta ad un deterioramento delle prestazioni, ad un maggior consumo di benzina e diverse altre inefficienze.

Articolo originariamente pubblicato su Motori EXcite.

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